Impresa tradizionale Vs Impresa Socialmente Sinergica

Impresa tradizionale Vs Impresa Socialmente Sinergica

Perché ho lasciato un posto sicuro, una carriera manageriale in azienda, o meglio “ LA AZIENDA”, perché a quanto pare si trattava del contesto organizzativo più ambito d’Italia, la “Best Place to work”, “l’azienda dei sogni di chi cerca lavoro”, badate bene, non sto enfatizzando, ma solo citando gli articoli apparsi su social media e stampa; sapete quante volte mi sono sentito dire : “Ma sei pazzo?”

Eppure, ad un certo punto ho sentito una vera e propria vocazione, una “chiamata alle armi”, è successo in particolare quando mi trovavo a gestire dei progetti e processi complessi, con dei Team di tutto rispetto con competenze elevatissime, risorse dalle indubbie capacità, collocati nelle sfere degli “Alti potenziali” delle griglie del Talent Management del dipartimento risorse umane; eppure qualcosa spesso non andava, spesso i risultati tardavano, alcuni step naufragavano miseramente, altri progetti si trasformavano in qualcosa di meno ambizioso.

Eravamo sotto sotto delle schiappe? NO! Eravamo degli “High Potentials”, com’era possibile?

Semplice (mi dico col senno di poi) : ci mancavano tutta una serie di fondamentali competenze trasversali, ormai definite dall’OMS “Life Skills”, che ci potevano supportare nel sostenere le dinamiche organizzative, di team, nella soluzione di problemi, nella presa di decisioni, nell’entrare in relazione autentica e in empatia con l’altro.

Col tempo, con gli studi, ho rilevato addiritura tratti di personalità narcisistica e borderline molto comuni a diversi contesti organizzativi.

Ho lasciato il certo per l’incerto, mi sono messo a studiare e a lavorare sodo, ad approfondire e ad appassionarmi alle dinamiche relazionali nei contesti organizzativi, allo sviluppo di aziende e persone finalizzati alla soddisfazione e al benessere economico e  sociale ed ho dato un senso diverso alla mia esistenza, riuscendo a trovare il mio posto nel mondo, ma soprattutto a trasferire valore agli altri.

Qual è l’elemento che emerge oggi da delle riflessioni nate ormai un decennio fa?

Quando entro nei contesti professionali incontro e interagisco con le community aziendali a tutti i livelli organizzativi; dalle esperienze vissute noto che diventa sempre più chiaro che l’impresa gerarchica tradizionale ha estremo bisogno di confrontarsi con l’impresa socialmente sinergica costruita su una comunità in continua evoluzione e su una cultura di condivisione e innovazione.

Sento che il mondo sta per ribellarsi al cannibalismo carrierista e la parte “buona” dei social network sta giocando un ruolo chiave nell’affermare i principi di condivisione umani.

Il mio punto di vista è che potrebbe diventare inevitabile costruire un modello di lavoro basato su un modo “sociale” di proporsi al mercato, e mi piace adottare il concetto di chi chiama le aziende che operano secondo questa modalità “Social Organizations”.

L’indubbio vantaggio indiretto che otteniamo con i nostri interventi è relativo al fatto che la Corporate Social Responsibility viene percepita come base reale per il Business, e non solo come una bella modalità di fare branding per l’immagine e la comunicazione aziendale.

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