La mia realtà non è la tua realtà

La mia realtà non è la tua realtà

La realtà che ho io per voi non è nella forma che mi date

La realtà che voi avete per me è nella forma che vi do

Ma è realtà per me e non per voi 

Questa massima di Pirandello (beloved Agrigento), uno dei pochi scrittori che riuscì ad affascinarmi nonostante le mie distrazioni adolescenziali, è diventata un po’ il mio motto, nonché motore di un processo che mi ha portato ad interessarmi ai fenomeni percettivi, dapprima individuali, poi sociali e poi più specificatamente organizzativo-professionali ed ontologici.

In un momento storico dove l’opinione sta diventando più uno strumento di controffensiva, che di genuino confronto, affermare che la realtà altro non è che un’opinione in quanto percezione soggettiva, potrebbe sembrare un paradosso.

Mi sento di poter affermare con ragionevole certezza che esistono tante realtà pari al numero di persone che la osservano.

La tua realtà non è la mia realtà perché la osserviamo con schemi culturali, emotivi, cognitivi e sociali differenti.

E nonostante continuiamo ad osservare uno stesso fenomeno, avremo delle interpretazioni diverse: ci proietteremo i nostri vissuti, le nostre emozioni del momento, gli insegnamenti e i valori familiari, le esperienze e le credenze maturate sulla base delle esperienze, che sono diverse da individuo ad individuo.

I conflitti interiori, ad esempio sono un classico scollamento dei livelli percettivi.

Come i conflitti interpersonali sono uno scollamento tra le diverse percezioni individuali.

Mi piacerebbe un giorno condividere come i conflitti, interiori o interpersonali, se ben gestiti, danno luogo a delle vere e proprie opere d’arte che prendono le più svariate forme.

C’è chi crea delle opere d’arte nel senso letterale, c’è chi crea idee innovative e le realizza, c’è chi dà una svolta alla propria vita ricucendosela addosso in perfetto stile sartoriale.

Tutto parte da una corretta gestione del conflitto, e ancora prima da una “buona” interpretazione di ciò che osserviamo attraverso i nostri filtri percettivi.

Allora cominciamo ad osservare cercando di contenerli, sospendendo il giudizio per il tempo più lungo possibile.

Ho visto succedere cose incredibili!

Alla prossima

Davide

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Davide Etzi

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni, Economista aziendale, Executive Coach PCC ICF –  Founder di Humanev® (Persone, Processi e Profitti, per esseri Umani ed Evoluti)

Ci vediamo su LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/davideetzi/

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